Cala la ricchezza delle famiglie mentre cresce ancora il costo della vita. In più, aumentano le sofferenze delle banche, cioè l’ammontare dei prestiti che non vengono restituiti. Bankitalia ci offre questi dati riferiti al biennio 2007-08, con la crisi ancora alle porte. Cosa si intende per ricchezza delle famiglie: la somma delle attività immobiliari, più la disponibilità di attività finanziarie (Bot, azioni, fondi di investimento, denaro liquido) meno, ovviamente, i debiti.
Gli italiani posseggono immobili per 5.715 miliardi di euro, hanno attività finanziarie per 3.374 miliardi e debiti per 805 miliardi.
La Banca d’Italia ci offre anche il dato (medio) per persona: la «ricchezza» di ogni italiano è di 138mila euro, mentre la ricchezza di ciascuna famiglia è di 348mila euro (la ricchezza in abitazioni è calcolata attorno alle 200mila euro per famiglia).
Dunque siamo un po’ più poveri perché gli italiani hanno perso circa 433 miliardi in attività finanziarie (i mercati azionari hanno subito forti cali) mentre sono aumentati i debiti.
La Banca d’Italia ci dà anche un altro dato: nel 2008 la metà più povera delle famiglie italiane deteneva solo il 10% della ricchezza totale, mentre il 10% più ricco aveva ben il 44% della ricchezza complessiva.
Gli italiani posseggono immobili per 5.715 miliardi di euro, hanno attività finanziarie per 3.374 miliardi e debiti per 805 miliardi.
La Banca d’Italia ci offre anche il dato (medio) per persona: la «ricchezza» di ogni italiano è di 138mila euro, mentre la ricchezza di ciascuna famiglia è di 348mila euro (la ricchezza in abitazioni è calcolata attorno alle 200mila euro per famiglia).
Dunque siamo un po’ più poveri perché gli italiani hanno perso circa 433 miliardi in attività finanziarie (i mercati azionari hanno subito forti cali) mentre sono aumentati i debiti.
La Banca d’Italia ci dà anche un altro dato: nel 2008 la metà più povera delle famiglie italiane deteneva solo il 10% della ricchezza totale, mentre il 10% più ricco aveva ben il 44% della ricchezza complessiva.
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