mercoledì 23 dicembre 2009

CASA DELLO STUDENTE: CHIUSE LE INDAGINI

La Squadra Mobile dell'Aquila ha notificato agli indagati per il crollo della casa dello studente de L'Aquila, la chiusura delle indagini preliminari. Sono 11 le persone finite nell'inchiesta mentre altre 4 sono decedute nel corso degli anni. Il crollo della struttura provocò la morte di otto ragazzi. Le ipotesi di reato contestate a tutti sono omicidio colposo, disastro colposo e lesioni per lo shock patito dai sopravvissuti, oltre alle violazioni di leggi antisismiche. Gli indagati sono : Claudio Botta (89 anni, aquilano, ingegnere progettista), Giorgio Gaudiano (78 anni, romano, responsabile del collaudo per l'acquisto dello stabile da parte del Consiglio di Amministrazione dell'opera universitaria dell'Aquila), Walter Navarra (62 anni, aquilano, ingenere incaricato dal CdA dell'opera), Bernardino Pace (52 anni, di Pratola Peligna, progettista e direttore dei lavori di ristrutturazione dello stabile), Carlo Giovani (43 anni, aquilano, direttore dei lavori per conto della Regione), Pietro Centofanti (49 anni, di Sulmona, progettista e direttore dei lavori di restauro dello stabile), Tancredi Rossicone (52 anni, di Scanno, progettista e direttore dei lavori di restauro), Massimiliano Andreassi (40 anni, aquilano, progettista e direttore dei lavori di restauro incaricato dei controlli che, secondo la Procura, non sarebbero stati eseguiti a norma), Pietro Sebastiani (49 anni, aquilano, responsabile dell'area tecnica dell'Azienda per il diritto allo studio universitario e presidente della commissione di collaudo dei lavori di ristrutturazione), Luca Valente (47 anni, aquilano, direttore dell'Azienda per il diritto agli studi universitari) e Luca D'Innocenzo (33 anni, aquilano, presidente dimissionario dell'azienda per il diritto agli studi universitari). Più in particolare Botta, Gaudiano, Navarra, Pace, Centofanti, Rossicone, Andreassi, in quanto tecnici, sono sotto inchiesta per violazioni di legge antisismiche e per non avere effettuato, in modo preventivo e nemmeno successivamente, le corrette valutazioni e verifiche di adeguamento statico in relazione alle ristrutturazioni da loro effettuate senza prove di stabilità. Sebastiani, D'Innocenzo e Valente, inoltre, sono indagati per omissioni di vigilanza sulla rispondenza dell'edificio alla destinazione e controllo sulla adeguatezza statica dell'edificio. Ma ci sono delle forti contestazioni anche per quanto riguarda le tecniche di costruzione di quell'edificio realizzato nel 1965 con evidentissime infiltrazioni di acqua nei pilastri.

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