La procura ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta sui debiti del Marrucino. Per la sostituto procuratore Rosangela Di Stefano non è stato commesso alcun reato, neanche di natura fiscale, nella vicenda che ha portato lo scorso marzo a indagare su una decina di persone. Iscrizione nel registro apposito, doverosa, in quanto sull’inchiesta la stessa pubblico ministero aveva chiesto una proroga. Ulteriori sei mesi di verifiche e accertamenti culminati nella scorsa privamera con altre acquisizioni da parte della guardia di finanza, di documenti negli uffici del teatro. Atti e carteggi per capire meglio se quell’esposto del collegio dei revisori dei conti del Comune avesse rilievo penale.
Un sospiro di sollievo dunque per coloro nominati delle giunte di centrodestra e di centrosinistra che avevano amministrato il teatro Marrucino. L’inquirente ha indagato, come indicato dagli stessi revisori dei conti, relativamente al mancato versamento di parte dei contributi previdenziali del personale, di quote dell Irpef e dell’Iva su contratti e forniture. La richiesta di archiviazione ora però deve avere l’avallo del giudice per le indagini preliminari cui è indirizzata. Sussiste invece ancora il fascicolo presso la Corte dei conti che, al di là e indipendentemente dal rilievo penale, deve accertare se c’è stato un danno erariale che potrebbe essere determinato anche solo da una superficiale e non necessariamente dolosa gestione del denaro pubblico
Un sospiro di sollievo dunque per coloro nominati delle giunte di centrodestra e di centrosinistra che avevano amministrato il teatro Marrucino. L’inquirente ha indagato, come indicato dagli stessi revisori dei conti, relativamente al mancato versamento di parte dei contributi previdenziali del personale, di quote dell Irpef e dell’Iva su contratti e forniture. La richiesta di archiviazione ora però deve avere l’avallo del giudice per le indagini preliminari cui è indirizzata. Sussiste invece ancora il fascicolo presso la Corte dei conti che, al di là e indipendentemente dal rilievo penale, deve accertare se c’è stato un danno erariale che potrebbe essere determinato anche solo da una superficiale e non necessariamente dolosa gestione del denaro pubblico
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