L'allarme economico dell'anno che muore immediatamente va in proiezione su quello che nasce.Il centro studi di Confesercenti Abruzzo, ad esempio, anticipa l'elaborazione del primo semestra 2010: se non ci sara' un massiccio investimento nel sostegno al credito delle piccole e medie imprese, entro giugno in Abruzzo potrebbero scomparirne 3 mila.
Sempre secondo il centro studi, le circa 3 mila imprese quindi che hanno resistito all'urto della prima fase della crisi, si trovano infatti nella condizione di aver esaurito le scorte finora accumulate, ma con un mercato stagnante e senza un sistema creditizio coraggioso rischiano di non riprendersi affatto, bruciando circa 5 mila 400 posti di lavoro.
Che la domanda di credito sia aumentata sono li' a confermarlo i due confidi regionali del gruppo Confesercenti, Coop Credito e Coop Artigiana Regione Abruzzo, che nel 2009 hanno garantito complessivamente circa 40 milioni di euro di finanziamenti.
«La domanda di credito è aumentata nel 2009» spiega Flaminio Lombi, presidente di Coop Credito, «e grazie alla solidità ed alla credibilità del nostro confidi siamo riusciti a garantire impegni per gli imprenditori superiori all’anno precedente. Ma occorre iniettare nel sistema nuova liquidità, perché l’anno nuovo si annuncia come un anno in cui molti più imprenditori saranno costretti a bussare alle porte delle banche, e senza la garanzia dei confidi ottenere credito sarà quasi impossibile: per questo non si può aspettare il 2011 per i fondi Fas».
Sempre secondo il centro studi, le circa 3 mila imprese quindi che hanno resistito all'urto della prima fase della crisi, si trovano infatti nella condizione di aver esaurito le scorte finora accumulate, ma con un mercato stagnante e senza un sistema creditizio coraggioso rischiano di non riprendersi affatto, bruciando circa 5 mila 400 posti di lavoro.
Che la domanda di credito sia aumentata sono li' a confermarlo i due confidi regionali del gruppo Confesercenti, Coop Credito e Coop Artigiana Regione Abruzzo, che nel 2009 hanno garantito complessivamente circa 40 milioni di euro di finanziamenti.
«La domanda di credito è aumentata nel 2009» spiega Flaminio Lombi, presidente di Coop Credito, «e grazie alla solidità ed alla credibilità del nostro confidi siamo riusciti a garantire impegni per gli imprenditori superiori all’anno precedente. Ma occorre iniettare nel sistema nuova liquidità, perché l’anno nuovo si annuncia come un anno in cui molti più imprenditori saranno costretti a bussare alle porte delle banche, e senza la garanzia dei confidi ottenere credito sarà quasi impossibile: per questo non si può aspettare il 2011 per i fondi Fas».
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