Il servizio Cites del Corpo Forestale dello Stato e il Nucleo Speciale Frodi Telematiche della Guardia di Finanza si sono messi sulle tracce di truffatori telematici, sempre piu' presenti nel traffico di caviale e hanno inoltrato quattro informative di reato ai tribunali di Roma,Chieti, Brescia e Pisa. Alla base dell'operazione denominata 'Io speriamo che me la...caviale', ci sono stati controlli su diversi siti che riconducevano alle quattro citta', oggetto dell'inchiesta, e sui quali veniva offerto caviale importato da Paesi come Russia e Iran. All'origine dell'affare c'e' il reato di importazione illegale di specie protetta: infatti, il caviale non puo' essere importato se non nelle quantita' previste da particolari tabellari internazionali.
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