lunedì 21 dicembre 2009

TERREMOTO: BENI CULTURALI, ANCORA ALTA L'EMERGENZA

"L'ultimo grido d'allarme, in ordine di tempo, per la situazione dei beni culturali all'Aquila dopo il sisma del 6 aprile e' quello del Presidente del Consiglio Nazionale del Ministero dei Beni e le Attivita' Culturali (Mibac), prof. Andrea Carandini, apparso anche sulla stampa nazionale". A paralre e' Vladimiro Placidi, assessore alla ricostruzione dei beni storici, artistici e monumentali al Comune dell'Aquila. "A distanza di 8 mesi dal sisma - dichiara Placidi - praticamente non ci sono risorse finanziarie disponibili per i beni culturali, o quelle disponibili sono talmente poco consistenti da presentare piccoli interventi di restauro ad alcune chiese dentro e fuori il cratere come 'operazione chiese di Natale'. In pratica alcune decine di piccole chiese con modesti danni collaterali saranno restaurate con interventi al di sotto dei centomila euro ognuna, per consentire la riapertura a Natale. Questa, francamente, ci appare come un'operazione di informazione tesa a gestire una difficile situazione economico-finanziaria sul fronte dei beni culturali. Certo, bisogna riconoscere, per amore di verita', che il Vice-Commissario per i Beni Culturali fa quello che puo' con le risorse poste a disposizione dal Governo e che gli organi periferici del Mibac non hanno somme a disposizione, vista la progressiva riduzione degli stanziamenti a livello centrale. Sono alcuni anni oramai - continua l'assessore - che si e' attuata una politica di contrazione degli stanziamenti sui beni culturali che comporta valori di decremento annuali alle sedi periferiche regionali del Mibac. Nel 2009 l'ulteriore riduzione rispetto al 2008 e' stata del 15,3%; nel 2010 la percentuale sara' ancora piu' incisiva ed il decremento finanziario colpira' la missione caratterizzante del Mibac che e' quella della tutela".

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