giovedì 28 gennaio 2010

L'AQUILA: PEZZOPANE PRESENTERA' IL PIANO STRAORDINARIO PER IL LAVORO A BERLUSCONI

''Presenteremo domani al presidente del Consigli dei Ministri, Silvio Berlusconi, il Piano straordinario per il lavoro, gia' inviato al ministro Sacconi, ma su cui non abbiamo ancora avuto risposta''. Lo ha ribadito questa mattina la presidente della Provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane, nel corso di una conferenza stampa sui temi del lavoro, tenuta insieme all'assessore Ermanno Giorgi e al dirigente Tiziano Amorosi. Nel rilanciare i 10 punti del Piano, la Presidente e' tornata anche sulla vertenza Compel: ''Riteniamo sbagliato l'atteggiamento dell'azienda e torniamo a chiedere spiegazioni alla Regione sui 10 milioni di euro inseriti nel programma FAS proprio per il rilancio delle aziende che operano nel settore dell'elettronica in provincia dell'Aquila. Se i fondi nel FAS non ci sono piu', allora vanno individuati altri strumenti''.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

I/II
Cos’è? Si sfoca sulla Finmek e si fa il primo piano alla Compel?
Carta perde, carta vince?

Solo per ipotesi assurda, mettiamo che Berlusconi prenda questi 10 punti e li sistemi tutti e 10: “È grazie alle nostre pressioni sul governo che si è giunti a questo indiscutibile successo… …e blà-blà-blà”.

Comunque la Pezzopane non è opposizione più di tanto, visto che si presenta al di là degli schemi e disponibile a collaborare con Berlusconi.

Suggerirei, a chi ne avesse voglia “Qualcuno era comunista” di Gaber, godibilissimo, si trova su youtube.

Peccato che non si può approfittare più di tanto, nei commenti, ma nei 10 punti c’è letteralmente TUTTO: la Micron, Abruzzo Engineering, la ricerca (e ricerca vuol dire INFN, Università, Finmeccanica, Technolabs, Dompè), il consorzio per gestire l’area ex-Itlatel sulla quale investire gli 8 milioni di euro di Franceschini.

Io credo che queste cose ci riguardino almeno quanto quelle sulla ricostruzione.

Sarei venuto a sapere di alcune “mosse” che sarebbero state fatte e sulle quali non riesco a reperire notizie sul web.
Non ho nessuna certezza, ed avrei piacere se qualcuno potesse confermare o smentire:
-la firma annunciata che risolverebbe il contenzioso tra Aquila Sviluppo e Finmek, lasciando ai cassa integrati Finmek una specie di prelazione sulle proprietà Finmek, NON favorirebbe affatto i cassa integrati Finmek, ma sembrerebbe serva piuttosto a circoscriverli, ad escluderli, a metterli fuori della porta (del consorzio), con il loro problema, relegandoli in un’area minima: come gli indiani nelle riserve una volta che gli fu tolta la verde prateria.

Questo lo si può determinare da almeno due elementi:
-primo: da quanto gli è stato lasciato della proprietà Finmek.
La proprietà Finmek consisteva almeno della prestigiosa Palazzina Uffici e del grande modulo posto davanti l’ingresso principale (tralasciamo, ma quanto a valore sarebbe ingentissimo rispetto al resto, la preziosissima camera anecoica per le certificazioni in radio frequenza, già “passata” a Technolabs -alias Compel?-).
Ai cassa integrati Finmek sarebbe ritoccata solo la metà del modulo posto davanti l’entrata: sembrerebbe che la prestigiosa Palazzina Uffici e l’altra metà del modulo siano passati ad Aquila Sviluppo a causa dei debiti che Finmek avrebbe avuto nei confronti di questa.
Qui ci si potrebbe porre alcune domande:
-perché saldare i debiti di Finmek con quello che si era detto sarebbe stato “patrimonio” dei cassa integrati al fine di attrarre nuove aziende?
-perché cedere la Palazzina Uffici ed il mezzo modulo ad Aquila Sviluppo e non invece vederlo all’asta insieme ad altri beni, come le macchine per il montaggio dei componenti sulle piastre?
-visto che Aquila Sviluppo entra a far parte del nuovo consorzio (Aquila Res?), perché non prendersi tutto ed includere, nel consorzio, anche Finmek (alias i “suoi” cassa integrati)?
-il fatto è che il mezzo modulo rimasti ai cassa integrati Finmek, tra l’altro credo ridotto anche in pessime condizioni, NON rientrando nel consorzio NON beneficierà degli 8 milioni di euro portati da Franceschini, ed i cassa integrati Finmek, con il loro mezzo modulo, ed esclusi dal consorzio NON saranno oggetto di attenzione di nessuna delle politiche che il consorzio (Pezzopane-Cialente) intenderà perseguire e sviluppare.
Tutto quanto viene negato ai cassa integrati Finmek (temo anche la ZFU) riguarderà, invece, Aquila Sviluppo, l’intero consorzio (Aquila Res?), la Technolabs, la Compel e tutte le altre aziende “interne” all’area ex-Italtel (mezzo modulaccio Finmek escluso!), comprese quelle che, si spera, grazie anche alla ZFU, decideranno di insediarvisi: queste non avranno nulla a che vedere, nulla a che spartire con i cassa integrati Finmek.
Allora, se tutto quanto sopra esposto fosse vero, la firma millantata servirebbe ad includere, considerare, aiutare, ad andare a favore, oppure ad escludere, scansare, mettere da parte gli imbarazzanti cassa integrati Finmek?

Anonimo ha detto...

II/II

-Seconda cosa, sulla quale non ho certezze ma avrei piacere se qualcuno chiarisse: sembrerebbe, e sottolineo SEMBREREBBE, che Aquila Sviluppo, più precisamente i dipendenti di Aquila Sviluppo, benché questa sia partecipata al 90% da InvItalia (già Sviluppo Italia), diventerebbero i gestori del consorzio, i dipendenti, va! Ora tutti credo si sia capito che il consorzio ha a che vedere con la Provincia ed il Comune, ed il “sentore”, e sottolineo “sentore”, farebbe pensare che queste persone diventerebbero, di fatto, dipendenti pubblici.
Inoltre sembrerebbe, e sottolineo SEMBREREBBE, che Aquila Sviluppo, nonostante o malgrado la firma che chiuderebbe il contenzioso tra Finmek ed Aquila Sviluppo, avrebbe comunque altri debiti propri da saldare (sembrerebbe!), e sembrerebbe che questi debiti si intenda saldarli (un milione di euro?) con parte degli 8 milioni consegnati da Franceschini (consegnati credo però a beneficio e disposizione di TUTTI e per TUTTI).
Ora, se tutto fosse confermato, ci si potrebbe porre degli interrogativi: perché, ad esempio, i debiti di Finmek verso Aquila sviluppo si decide di saldarli con la cessione a questa della Palazzina Uffici e di mezzo modulo, mentre i debiti di Aquila Sviluppo verso altri si decide di saldarli attingendo agli 8 milioni di Franceschini (che ricordo, in fondo, sarebbero di TUTTI).
Se Finmek ed Aquila Sviluppo, ovvero il nuovo consorzio, insistono, come insistono, su una medesima area, all’atto della costituzione del consorzio, livellata tutta la parte finanziaria, cosa impedirebbe di includervi anche il mezzo modulo Finmek, che altrimenti rimarrà escluso da tutte i benefici derivanti dalla costituzione del consorzio stesso, se con questa azione (quella di NON includercelo) altro non si decide che lasciare fuori, esclusi, insieme al mezzo modulo, le persone ormai legate mani e piedi a questo? Ovvero i cassa integrati Finmek?

Comunque, da quanto sopra esposto, sempre col condizionale e rigorosamente in formula dubitativa, col beneficio d’inventario, ognuno può farsi un’idea su cosa va bollendo in pentola.

Un ultimo richiamo al Master Plan, al finanziamento del quale andrà circa un miliardo di euro: come per i criteri e gli elenchi delle assegnazioni delle CASE: “chi lo ha visto”?