venerdì 8 gennaio 2010

LIBRETTI POSTALI VECCHI, PIOGGIA DI RICORSI

In principio fu Aldo Balocchi il propronipote che aveva ereditato il libretto bancario della sua proprozia del 1907 con depositate 100 lire. Poi decine e decine di richieste per sapere se sia possibile riscuotere capitali delle vecchie lire, a partire dagli anni 20 fino agli anni 60, sono pervenute da ogni parte di Italia?unico comune denominatore il libretto, bancario o postale, ed i buoni fruttiferi, pagati con i sudori degli antenati, ritrovati in vecchi cassetti quasi dimenticati. E alcuni hanno storie "singolari". Da Udine, Umberto D'Alessandro, richiede il pagamento di due libretti accesi presso la Banca di Ravenna negli anni '30 e '40, rispettivamente per 60 e 70mila lire. Da Teramo vengono fuori 3 buoni postali fruttiferi di 5mila lire ciascuno del 1941 intestati alla Signora Anna Domenica di Paolo scomparsa tragicamente in un incidente ferroviario nel 1963. Da Macerata perviene la richiesta di Bruna Buongarzoni titolare di un libretto della Banca centrale di Macerata del 1948 con 1000 lire, acceso dal padre partigiano con i risparmi di due guerre mondiali. Poi da Siena spunta il libretto postale acceso il 21.10.1938 di lire 1.209 da Giancarlo Tiranti emigrato negli Stati Uniti d'America subito dopo la guerra e mai piu' rientrato in patria. E ancora: nella Capitale ci sono addirittura 11 libretti del 1937 di vari importi, nonche' alcuni certificati di credito, il piu' alto di 4.000 lire. Sempre a Roma c'e' Francesca Liuzzo con un libretto degli anni '30 del padre acceso presso le poste italiane con sole (per modo di dire) 320 lire. Ora questa sfilza di eredi potenziali milionari (in euro e miliardari in lire) - a mezzo degli avvocati Anna Orecchioni e Giacinto Canzona - ha deciso di battere cassa alla Banca d'Italia ed alle Poste italiane per ottenere (con dovuti interessi e rivalutazione) quanto spettante ai propri avi. Sul caso la girisprudenza non registra precedenti, ma visto che in ballo ci sono svariati milioni di euro, c'e da credere che l'azione legale sara' implacabile.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Vorrei sapere come posso fare per contattare gli avvocati Orecchioni e nel mio caso il libretto nominativo di mamma del 1937 con versamento di lire 500 è rimasto aperto dopo che la nonna aveva ritirato per due anni gli interessi di 15 centesimi, quindi il 3%, per cui sul libretto intestato a mamma ci sono adesso 532,50 lire dal 1938!!! Vorrei sapere se conviene eventualmente fare causa o no.Grazie