lunedì 25 gennaio 2010

POLEMICHE PER LE DICHIARAZIONI DEL RETTORE DI ORIO

Il rettore Ferdinando Di Orio finisce nell'occhio del ciclone per una frase pronunciata all'assemblea regionale dell'Italia dei Valori, parlando dell'intervento statale dopo il sisma. Di Orio non ha risparmiato critiche, azzardando anche un confronto tra il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi e Benito Mussolini. «Non dobbiamo avere nei confronti del governo un atteggiamento di sudditanza per quanto é stato fatto in Abruzzo», ha detto. Secondo Di Orio, occorre «scongiurare che il governo trasformi l'intervento in Abruzzo in propaganda» anche in vista delle imminenti elezioni amministrative che in primavera coinvolgeranno anche L'Aquila.
«Pensare che un'istituzione lavori per il popolo perché riceve un mandato - ha detto Di Orio, - è nella normalità, altrimenti scatta un atteggiamento di piaggeria che diventa atteggiamento da sudditi. Dobbiamo uscire dalla logica in cui bisogna sempre dire grazie. Noi italiani - ha proseguito - siamo intellettualmente commissariati, oggi non si può dire nulla della Protezione civile come una volta non si poteva dire nulla di Garibaldi».
Commentando poi le immagini di Berlusconi che nei giorni scorsi ha incontrato i bambini della scuola materna all'Aquila, il rettore le ha paragonate ai filmati dell'Istituto Luce che, riguardo a Mussolini, ha detto, «non proponevano scene peggiori di queste».

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