giovedì 25 febbraio 2010

ARTIGIANATO: CNA, MAICOSÌ MALE IN ABRUZZO IN 10 ANNI

Tra gennaio e dicembre 2009 l'artigianato abruzzese ha perso complessivamente 134 unità, con un decremento dello 0,37%, controuna crescita globale delle imprese che ha determinato un saldo attivo di 838 unità (+0,56%). Lo rivela è una indagine del Centro studi della Cna abruzzese, confederazione nazionale artigianato, che ha analizzato ed elaborato i dati diffusi da Movimprese. Dati così negativi non si registravano da dieci anni, hanno detto in conferenza stampa direttore e presidente della Cna Abruzzo, Graziano Di Costanzo e Italo Lupo. Tra le quattro province, Teramo è la più colpita dal dato negativo(-181 imprese), seguita da Pescara (-64) e Chieti (-5); mentre L'Aquila è quella che ha fatto registrare, soprattutto per l'effetto-sisma, un maggior incremento di nuove attività (+116), in particolare nel settoredelle costruzioni. A livello regionale, il grosso della caduta è concentrato nelle attività manifatturiere (-94), oltre che in quello delle riparazioni degli autoveicoli e dei beni personali e della casa (-96) e dei trasporti (-56);flessioni non compensate dagli incrementi registrati nelle costruzioni(+49), nella produzione alimentare (+44) e nei servizi (+32). Le previsioni sui dati del primo trimestre 2010 non sono incoraggianti, secondo i vertici di Cna.

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