Si sono avvalsi della facolta' di non rispondere ai magistrati due dei tre indagati nell'ambito del filone d'inchiesta sul crollo della palazzina di via Gabriele D'Annunzio sotto le cui macerie morirono tredici persone e due rimasero ferite. Si tratta dell'ingegnere progettista dei lavori di ristrutturazione eseguiti nel 2002 e dell'esecutore dei lavori di restauro sempre nel 2002. Risulta al momento irreperibile il terzo indagato, trasferito da anni in Venezuela, tra i realizzatori dell'edificio nel 1961. I capi di imputazione sono omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni.
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