giovedì 25 marzo 2010

FALSI INVALIDI. UN NUOVO SCANDALO?

Una lunga indagine condotta dai Nas di Pescara ha portato all'emissione di due ordinanze di applicazione della misura interdittiva nei confronti di un dipendente della Asl e di un avvocato. A richiedere il provvedimento è stato il pm Gennaro Varone, che avrebbe ricostruito, insieme agli investigatori, un sistema attraverso il quale ricavare guadagni, lucrando sul riconoscimento delle pensioni di invalidità.
In particolare il dipendente della Asl, al cui ufficio confluivano le pratiche di invalidità rigettate dalle competenti commissioni di invalidità di prima istanza della asl di Pescara, individuava quelle per le quali era proponibile il ricorso giurisdizionale, grazie ad un aggravamento delle patologie dei ricorrenti, certificate da medici consulenti di parte conosciuti dal pubblico dipendente, convogliando i ricorrenti presso lo studio legale del complice. Una volta riconosciuta l'indennità i due, attraverso un ulteriore stratagemma, richiedevano ulteriori compensi mediamente fissati tra i 1000 e i 1500 euro. I due avrebbero gestito in totale una ventina di posizioni secondo quanto accertato dai carabinieri, le cui indagini sono partite dalla denuncia di una persona che non avrebbe ottenuto quanto sperato.

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