Hanno respinto le accuse a loro carico i due direttori dei lavori alla ASL di Pescara, agli arresti domiciliari da lunedì scorso nell'ambito dell'inchiesta relativa ai lavori di ristrutturazione e messa a norma del reparto do ostretricia dell'ospedale di Pescara. Secondo l'accusa avrebbero incassato dalla Asl parcelle per un lavoro, quello contabile, di fatto non svolto. Intanto gli agenti della squadra mobile della questura hanno posto sotto sequestro preventivo il conto corrente, che ammonta tra titoli e contanti a 800mila euro, di Franco D'Intino, funzionario della ASL.
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