martedì 20 aprile 2010

FONDI PER LE INFRASTRUTTURE, PIANO DA RIFARE

«Frammentario, dispersivo, senza interventi di rilievo». Con queste parole il ministero dello Sviluppo economico ha bollato il programma della regione Abruzzo legato all’utilizzo degli 854 milioni di fondi Fas.
I rilievi sono riportati in una lettera datata 4 febbraio, nella quale vengono trasmesse le osservazioni del ministero alla Regione.
Le osservazioni investono numerosi punti del programma ma si concentrano sulla frammentarietà degli interventi e sulla loro dispersione territoriale. Fondi Fas a pioggia, dunque, obietta il ministero, un controsenso per finanziamenti che dovrebbero essere per «progetti realmente strategici» per lo sviluppo della Regione.
«Il risultato», commenta il Pd, «è che mentre regioni come Emilia Romagna, Piemonte, Liguria, Toscana, Lombardia, Umbria, Marche e Valle D’Aosta già utilizzano i loro fondi Fas, l’Abruzzo è indietro e perde competitività rispetto a questi territori».
La Regione si è messo al lavoro per modificare il programma sulla base dei rilievi del ministero. In particolare, da Roma arriva la raccomandazione a valutare «l’effettiva congruità per alcune piccole e piccolissime azioni»; o, nel caso delle infrastrutture per la mobilità, a concentrare i fondi sui porti di Ortona e Giulianova, evitando di disperdere risorse per «funivie, cabinovie, seggiovie e impianti a fune in genere». Disco rosso anche per i finanziamenti previsti per eventi culturali, sportivi e fiere, a meno che la Regione non convinca il ministero che si tratta di eventi che «determinano ritorni economici significativi per il territorio». Ultima puntualizzazione è quella di verificare che siano disponibili le risorse per il cofinanziamento dei progetti, visto che il Fas copre solo una percentale del costo di ogni singolo intervento.

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