Sono ancora molte, troppe, le amministrazioni locali che non hanno provveduto a pubblicare sul proprio sito istituzionale gli indirizzi di Posta elettronica certificata (Pec) per dialogare con i cittadini. E' quanto emerge dal controllo capillare che in queste ore DigitPA sta realizzando per conto di Palazzo Vidoni. Una situazione che desta preoccupazione in vista del cosiddetto Pec-Day, del 26 aprile, quando sara' avviata la piattaforma per distribuire gratuitamente la Pec a tutti i cittadini italiani maggiorenni, dotati di codice fiscale, un potenziale di 50 milioni di italiani le mail dei quali, potrebbero cadere nel vuoto dell'etere se non saranno attivate le caselle postali. Nel dettaglio 13 Regioni su 20 non hanno ancora provveduto a pubblicare almeno una Pec e sono: Abruzzo, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino-Alto Adige, Valle d'Aosta e Veneto. Le altre 7 ovviamente, si' (Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Puglia e Umbria). Per le 109 Province la situazione e' leggermente migliore: 62 hanno pubblicato almeno una Pec, mentre 47 non hanno rispettato questa procedura che e' obbligo di legge. E tra i 117 Comuni capoluoghi di provincia, 71 su 46 hanno assolto.
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