Sit-in di protesta questa mattina davanti la sede Inps di Pescara ,in via Paolucci, dei dipendenti del capoluogo adriatico, di Chieti, Teramo, L'Aquila e Avezzano. I lavoratori, aderenti alla Rdb Cub (Rappresentanze Sindacali di Base) protestano contro l'attuazione di un progetto di modifica dell'assetto organizzativo (a Pescara partito il 15 febbraio scorso) che prevede la chiusura di varie sedi territoriali o il loro ridimensionamento. "Avere più soggetti che offrono servizi - ha dichiarato il delegato sindacale della Confederazione Unitaria di Base Mario Iodice - non significa automaticamente avere più servizi e, soprattutto che restino gratuiti. Il problema è che è in atto una sorta di privatizzazione dell'Inps, con la esternalizzazione dei servizi, oltre alla chisura di diverse sedi regionali. Questo per noi éinaccettabile, anche perché a risentirne sarà soprattutto l'utente che oggi si rivolge all'Inps". "Noi - prosegue Iodice - vogliamo denunciare una riorganizzazione attuata sulla base di un progetto appaltato all'esterno ad una società privata, ed evidenziare il pericolo di un ridimensionamento del ruolo e delle funzioni dell'Inps che fino ad oggi ha rappresentato il pilastro fondamentale dello Stato Sociale e del Welfare".
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento