venerdì 23 aprile 2010

SFRUTTAMENTO IMMIGRAZIONE CLANDESTINA: ARRESTATI DUE IMPRENDITORI EDILI

La Squadra Mobile di Pescara ha chiuso una complessa indagine, dopo che nei mesi scorsi aveva notato delle incongruenze sulla documentazione presentata allo Sportello Unico per l'immigrazione della locale Prefettura da due piccoli imprenditori edili, entrambi residenti a Nocciano, padre e figlio, titolari di due diverse ditte individuali operanti nel settore edile ed aventi sede a Nocciano.
L'attività di indagine ha consentito di accertare che i predetti, in cambio di somme variabili dai 2000 ai 5000 euro, avevano presentato all'ufficio competente della locale Prefettura, ventidue istanze di assunzione di operai  extracomunitari, in particolare cittadini del Marocco, del Pakistan e del Bangladesh, tutte fondate su buste paga risultate false, come le assunzioni, al fine di regolarizzare la posizione sul territorio nazionale dei medesimi cittadini stranieri.
L'attività di reclutamento dei cittadini extracomunitari,  a favore dei quali predisporre la falsa documentazione, veniva effettuata dai due e da un cittadino di nazionalità marocchina, munito di regolare permesso di soggiorno e titolare di un "Bar – Kebab" di Pescara, che è attualmente indagato per il reato di favoreggiamento della permanenza nel territorio nazionale di cittadini extracomunitari clandestini.  

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