Ha respinto le accuse l'ingegnere Carlo Strassil, arrestato lunedi' scorso nell'ambito dell'inchiesta sulla statale 81, la cosiddetta 'Mare Monti'. L'inerrogatorio di garanzia davanti al gip del Tribunale di Pescara Luca De Ninis e' durata circa 3 ore. Al termine dell'interrogatorio di garanzia il legale di Carlo Strassil, l'avvocato Andrea Melucco, ha riferito che il suo assistito ha cercato di chiarire 'la sua assoluta estraneita'' ai fatti che gli vengono contestati. Strassil si trova in carcere da lunedi' scorso per corruzione. Per quanto riguarda l'accusa per Strassil di aver stravolto l'appalto della Mare Monti per renderlo vantaggioso per l'impresa Toto, che inoltre avrebbe predisposto atti pubblici e progetto, l'avvocato ha detto che il suo assistito 'ha svolto la sua attivita' di progettista in quest'opera complessa in termini trasparenti e leciti'. L'avvocato ha aggiunto che questo aspetto 'sara' oggetto di ulteriore precisazione. Stiamo cercando - ha aggiunto - di raccogliere gli elementi e poi depositeremo delle memorie'. Sul fatto che, sempre secondo l'accusa, Strassil si sarebbe autoliquidato un compenso di due milioni e 245 mila euro, l'avvocato ha detto che si tratta di 'un clamoroso equivoco di interpretazione della normativa che sara' chiarito in termini lineari e semplici'. Per l'avvocato Melucco ci sono 'grosse lacune nella valutazione tecnica che e' stata fatta della vicenda'. Sul versante della ricostruzione post terremoto dell'Aquila, di cui Strassil e' consulente, il suo legale ha detto 'che nell'ordinanza ci sono accenni assolutamente impropri su cose che non hanno nulla a che vedere e che servono a colorare la misura cautelare, a dimostrazione che si mettono insieme tante cose diverse. Quando avremo - ha concluso l'avvocato- ulteriori elementi l'ingegnere sara' in grado di chiarire tranquillamente tutti questi aspetti'. Il legale presentera' istanza di revoca o sostituzione della misura cautelare.
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