Procede con parziali aperture la trattativa tra Neuromed e i sindacati per giungere alla cessione di Villa Pini. Al terzo confronto con i vertici dell'istituto molisano, interessato a rilevare le società, i rappresentanti dei lavoratori hanno fatto qualche passo avanti sul tema dei diritti e sul salvataggio di tutti i circa 600 dipendenti ora dislocati tra i centri SanStefar, Maristella, La Cicala e clinica Santa Maria. Neuromed ha già annunciato che ogni ipotesi di acquisizione al concordato preventivo potrà essere accordata dal tribunale di Chieti che prenderà una decisione entro fine mese.
I sindacati, all'unanimità, ribadiscono che ogni discussione su nuovi, eventuali contratti dovrà rispettare il principio della anzianità di servizio e soprattutto riguardare tutti i lavoratori.
Resta spinoso il problema degli stipendi arretrati. I sindacati restano fermi sull'ipotesi della richiesta del 100% dei diritti maturati dopo 385 giorni senza retribuzioni, e Neuromed, che dopo l'iniziale offerta di un accordo transattivo attestato sul 50% delle spettanze, che adesso sarebbe disponibile a riconoscere fino al 70%.
I sindacati, all'unanimità, ribadiscono che ogni discussione su nuovi, eventuali contratti dovrà rispettare il principio della anzianità di servizio e soprattutto riguardare tutti i lavoratori.
Resta spinoso il problema degli stipendi arretrati. I sindacati restano fermi sull'ipotesi della richiesta del 100% dei diritti maturati dopo 385 giorni senza retribuzioni, e Neuromed, che dopo l'iniziale offerta di un accordo transattivo attestato sul 50% delle spettanze, che adesso sarebbe disponibile a riconoscere fino al 70%.
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