mercoledì 26 maggio 2010

ISTAT: DUE MILIONI DI GIOVANI FUORI DA SCUOLA E LAVORO

"Due milioni di giovani che non sono ne' a scuola, ne' a lavoro: e' un numero molto alto rispetto ad altri Paesi europei ed e' un elemento di forte preoccupazione.
E' necessario investire di piu' sul capitale umano, nella scuola, nell'universita' ed anche nella formazione". Cosi' il presidente dell'Istat, Enrico Giovannini, a margine della presentazione della presentazione del rapporto annuale sulla situazione del Paese. Nel 2009 - segnala l'Istat - poco piu' di due milioni di giovani, ossia il 21,2% degli under 29, risulta fuori dal circuito formazione-lavoro: in pratica non studia e non lavora.
Un dato che e' poco meno del doppio rispetto alla media dei paesi Ocse. E' il fenomeno chiamato 'Neet', ossia 'Not in education, employment or training', che si arricchisce di anno in anno con la progressiva uscita dei giovani dal mercato del lavoro. Tra il 2008 e il 2009 i giovani tra i 20 e i 24 anni classificabili come 'Neet' sono aumentati del 13%, e nel sud sono il 30,3% (contro il 14,5% del nord). E sono sempre piu' scoraggiati: l'incremento dei giovani 'Neet' in condizione di inattivita' per la rinuncia alla ricerca attiva di un lavoro e' sensibile nel 2009.

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