Ci sarebbe cocaina nell'aria di Pescara. Questo è uno dei risultati di una ricerca cui ha collaborato anche l’ARTA Abruzzo. L’indagine scientifica sperimentale P.S.A.L.M. (Psychotropic substances in the Atmosphere: Levels and Meaning), promossa dal CNR, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, per comprendere l’esistenza di eventuali legami tra i consumi di cocaina e cannabis e le concentrazioni di queste sostanze stupefacenti in aria e consentire la valutazione della diffusione del fenomeno droga su un territorio circoscritto ha fornito dunque questo dato.
La ricerca, pubblicata sulla rivista internazionale “Atmospheric Environment”, non ha precedenti in Italia e nel mondo e in tutta la letteratura scientifica solo pochi altri articoli trattano l’argomento.
Impiegando procedure d’analisi innovative il gruppo di lavoro dell’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR, formato dal coordinatore Angelo Cecinato e dai tecnici Catia Balducci e Giorgio Tagliacozzo, ha effettuato nel 2009 due campagne stagionali di monitoraggio, alternando prove di laboratorio ed esperimenti sul campo.
Nel bimestre gennaio-febbraio e a giugno le polveri sospese sono state raccolte contemporaneamente in numerose località italiane e sono state eseguite le misure di cocaina e cannabinoidi (componenti dell’hashish), ma anche di nicotina e caffeina (droghe legali) e di inquinanti comuni (alcani e benzo[a]pirene).
Per quanto riguarda l’Abruzzo, le misure sono state eseguite a Pescara nel mese di giugno dai tecnici Sinibaldo Di Tommaso e Amedeo Saraullo del Settore Chimico del Dipartimento ARTA di Pescara, sotto la supervisione del direttore del Settore Luigi Pettinari e del direttore del Dipartimento Angela Del Vecchio.
Di seguito i valori di concentrazione di stupefacenti e inquinanti riscontrati nell’aria di Pescara: cocaina 0,016 ng/m³, cannabinoidi 0,294 ng/m³, nicotina 11 ng/m³, caffeina 0,62 ng/m³, n-alcani 81 ng/m³, benzo[a]pirene 0,17 ng/m³, IPA 5,8 ng/m, PM10 23 µm/m³.
In linea generale si precisa nella ricerca che allo stato attuale delle conoscenze non si può associare alcuna causa di malattia o decesso tra la popolazione alla presenza di sostanze stupefacenti in aria.
La ricerca, pubblicata sulla rivista internazionale “Atmospheric Environment”, non ha precedenti in Italia e nel mondo e in tutta la letteratura scientifica solo pochi altri articoli trattano l’argomento.
Impiegando procedure d’analisi innovative il gruppo di lavoro dell’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR, formato dal coordinatore Angelo Cecinato e dai tecnici Catia Balducci e Giorgio Tagliacozzo, ha effettuato nel 2009 due campagne stagionali di monitoraggio, alternando prove di laboratorio ed esperimenti sul campo.
Nel bimestre gennaio-febbraio e a giugno le polveri sospese sono state raccolte contemporaneamente in numerose località italiane e sono state eseguite le misure di cocaina e cannabinoidi (componenti dell’hashish), ma anche di nicotina e caffeina (droghe legali) e di inquinanti comuni (alcani e benzo[a]pirene).
Per quanto riguarda l’Abruzzo, le misure sono state eseguite a Pescara nel mese di giugno dai tecnici Sinibaldo Di Tommaso e Amedeo Saraullo del Settore Chimico del Dipartimento ARTA di Pescara, sotto la supervisione del direttore del Settore Luigi Pettinari e del direttore del Dipartimento Angela Del Vecchio.
Di seguito i valori di concentrazione di stupefacenti e inquinanti riscontrati nell’aria di Pescara: cocaina 0,016 ng/m³, cannabinoidi 0,294 ng/m³, nicotina 11 ng/m³, caffeina 0,62 ng/m³, n-alcani 81 ng/m³, benzo[a]pirene 0,17 ng/m³, IPA 5,8 ng/m, PM10 23 µm/m³.
In linea generale si precisa nella ricerca che allo stato attuale delle conoscenze non si può associare alcuna causa di malattia o decesso tra la popolazione alla presenza di sostanze stupefacenti in aria.
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