E' previsto per il 9 luglio lo sciopero nazionale al quale parteciperanno anche la Uil pubblica amministrazione e la Uil scuola di Pescara, per contestare la manovra del governo. Giampiero Fattore, della Uil pubblica amministrazione, ha sottolineato che "a pagare il 50 per cento di questo provvedimento saranno i pubblici dipendenti: ecco perche' si tratta di una manovra iniqua - ha commentato - contro la quale faremo proporre degli emendamenti finalizzati ad eliminare la parte punitiva. Siamo favorevoli allo spirito della manovra - ha aggiunto - ma se si devono fare sacrifici e' giusto che li facciano tutti". Piera Ortolani della Uil scuola ritiene che vadano "rimosse le previsioni piu' punitive per il pubblico impiego e rafforzate la lotta all'evasione e il taglio dei costi della politica". E' stata lei a far notare che nella scuola, in cui le retribuzioni vanno da 1.066 a 1.679 euro, il peso della manovra', cioe' delle somme a carico del personale, sara' del 9 per cento, mentre chi guardagna piu' di 90mila euro anno ne risentira' per il 6 per cento.
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