L'ex governatore Ottaviano Del Turco e uno dei suoi legali Giandomenico Caiazza hanno abbandonato l'aula del tribunale di Pescara in cui è in corso la discussione relativa all'inchiesta sulla sanitopolì abruzzese davanti al Gup di Pescara, Angelo Zaccagni. «Noi - ha spiegato l'avvocato Caiazza - interrompiamo la partecipazione ad un' udienza in cui si parla di fatti privatissimi, dei quali non sappiamo ancora nulla. Noi accettiamo il confronto su fatti processuali non su vicende private. Parliamo - ha sottolineato - della discussione che ha avviato la Procura della Repubblica in relazione a circostanze di nessun rilievo processuale che attengono alla vita strettamente privata del presidente Del Turco. Ho rappresentato al giudice - ha continuato l'avvocato -, la nostra indisponibilità ad accettare questo piano del confronto processuale. Ci saremmo aspettati, con un deposito di indagini suppletive che finalmente si fornisse qualche documento, uno straccio di prova di riscontro delle accuse di Angelini. Dobbiamo ascoltare pettegolezzi poco commendevoli. Ci alziamo e ce ne andiamo. Quando il processo ritorna ad essere un processo, noi ritorniamo qui».
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