Un operaio di 37 anni di Pescara e' stato arrestato dalla Squadra Mobile di Ascoli Piceno per aver sequestrato, torturato, picchiato ripetutamente e infine stuprato l'ex compagna. Secondo la Questura, l'uomo, con due denunce alle spalle per molestie nei confronti della stessa donna, non accettava l'idea che la sua nuova compagna volesse lasciarlo. L'uomo, secondo la polizia soggetto dedito all'abuso di alcol e al gioco d'azzardo, non rassegnandosi alla fine della relazione con la giovane donna ascolana, la sottopone ad una serie di maltrattamenti fisici e psicologici che culminano in un gravissimo episodio di violenza. Il 23 giugno, infatti, l'operaio abruzzese, presumendo che la ragazza avesse un nuovo rapporto sentimentale, la pedina quando esce dal lavoro. Poi blocca con la propria auto quella della donna, le ruba il cellulare e le chiavi di casa e la costringe a seguirlo con la macchina. Una volta a casa, prima picchia e insulta la ragazza, e dopo aver danneggiato l'appartamento, la carica di forza sulla propria auto e la conduce in un luogo isolato di campagna. Qui, sempre secondo la polizia, "colpisce ripetutamente la donna, e la costringe, armato di un bastone, ad avere un rapporto sessuale completo". La donna e' anche obbligata a chiamare al telefono il presunto rivale in amore e a dirgli di voler troncare con lui ogni tipo di rapporto. Non pago, l'operaio riporta la donna a casa dove, stando sempre alla nota della Questura, "in serata la violenta per la seconda volta, urlandole di volerla mettere incinta per legarla definitivamente a lui". Solo l'indomani mattina, quando l'uomo esce per recarsi al lavoro nella convinzione di aver ormai sottomesso la donna, questa trova la forza per fuggire dall'appartamento ed andare in ospedale. Ai medici, che le riscontrano una serie di contusioni ed ecchimosi su tutto il corpo, la ragazza chiede anche la pillola abortiva. Scatta la denuncia e, nei giorni a seguire, l'uomo, nel frattempo intercettato dalla Squadra Mobile che ne controlla ogni movimento, continua a minacciare di morte e a molestare telefonicamente la donna. Addirittura nel tentativo di rintracciarla si spaccia anche per un medico dell'Inps che deve effettuare una visita fiscale, chiedendo dove poterla reperire. A questo punto, e siamo a ieri sera, gli agenti di una Volante della Questura intercettano l'uomo a bordo di un'auto vicino alla nuova abitazione della donna. Lo sottopongono alla prova dell'etilometro e lo trovano ubriaco. Negli uffici della Questura, l'operaio tenta anche di aggredire i poliziotti che gli stanno ritirando la patente e sequestrando l'auto, ma viene immobilizzato ed arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. L'uomo dovrà rispondere delle accuse di violenza sessuale, sequestro di persona, violenza privata, lesioni aggravate, minaccia grave, molestie, danneggiamento e furto.
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