mercoledì 22 settembre 2010

ARRESTATO LANFRANCO VENTURONI

L'assessore alla Sanità della Regione Abruzzo, Lanfranco Venturoni (Pdl), è stato arrestato questa mattina a Teramo dalla squadra mobile di Pescara guidata da Nicola Zupo. Il provvedimento è stato emesso dalla procura di Pescara a seguito di un'inchiesta sui rifiuti scattata nel 2008. Con Venturoni, arrestato anche il noto imprenditore Di Zio, proprietario della De.co, azienda del settore rifiuti. In tutto dodici gli indagati dell'inchiesta, tra cui i senatori del Pdl Paolo Tancredi e Fabrizio Di Stefano, il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi e l'ex assessore Daniela Stati che deve rispondere di favoreggiamento. Ai primi tre, invece, viene contesta la corruzione. Tra le accuse ipotizzate a vario titolo dalla Procura c'è anche l'istigazione alla corruzione. Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi non e' indagato. Le indagini che hanno portato agli arresti domiciliari per corruzione, peculato ed abuso d'ufficio nei confronti dell'assessore alla Sanità della Regione Abruzzo, Lanfranco Venturoni, sono durate circa due anni. Le indagini sono state condotte da un pool di tre magistrati della Procura di Pescara guidata dal procuratore capo, Nicola Trifuoggi, e i pm, Gennaro V arone e Annarita Mantini. Il gip che ha concesso le misure cautelari è Guido Campli. Secondo gli inquirenti si tratta di una delle più grosse indagini mai fatte in materia sul territorio nazionale e certamente la più importante condotta dalla Procura di Pescara in merito ai rifiuti. Gli indagati stavano cercando di realizzare un inceneritore in Abruzzo. Gli arresti di oggi sono parte dell'inchiesta madre dalla quale è stato stralciato il provvedimento che nello scorso agosto portò alle dimissioni l'ex assessore all'Ambiente della regione, Daniela Stati.

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