Hanno ammesso le proprie responsabilità i due rumeni di 19 e 26 anni accusati dell'omicidio di Gino Mincone, l'agricoltore 77enne ucciso nella sua abitazione di Chieti Scalo. I due ladri, durante l'interrogatorio di questa mattina, hanno confessato di essersi appostati in casa per rapinarlo, di averlo aggredito e picchiato, ma di non volerlo uccidere. Secondo i primi accertamenti, Mincone sarebbe morto per strangolamento. Si è invece dichiarato totalmente estraneo ai fatti Luigi Pangianella, il 45enne artigiano pescarese, accusato di essere il mandante della rapina. Al giudice l'uomo ha dichiarato di aver accompagnato in macchina i due romeni, che conosce in quanto lavorano per lui aiutandolo nella raccolta di materiale ferroso, fino a Dragonara, ovvero a circa un paio di chilometri dall'abitazione di Mincone, perchè i due, senza fissa dimora, erano in cerca di un alloggio. Al termine degli interrogatori il gip ha convalidato gli arresti tramutandoli in ordinanze di custodia cautelare in carcere. Si attendono ora gli accertamenti che i carabinieri del Ris compiranno su alcuni reperti di sangue rinvenuti sugli indumenti dei due romeni.
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