sabato 18 settembre 2010

PERMESSO DI COSTRUIRE IN AREA ARCHEOLOGICA, LA SOPRINTENDENZA FA SEQUESTRARE L'AREA

Circa 5 ettari di una superficie di proprieta' privata di Farindola e' stata sequestrata dai carabinieri della stazione di Penne e dal personale della Soprintendenza dei Beni culturali ed archeologici dell'Abruzzo. Sull' area e' stata realizzata una costruzione abusiva in muratura e cemento armato, contigua ad una grande cisterna di epoca romana che e' stata parzialmente danneggiata nel corso dei lavori. L'area e' classificata come bene di interesse storico archeologico ma nonostante cio' il comune ha rilasciato a maggio un permesso di costruire senza la preventiva comunicazione alla Soprintendenza, senza tenere conto cioe' che la zona e' censita nella mappa archeologica della Provincia di Pescara. I carabinieri parlano di "evidenti danni arrecati su un lato della struttura, compromessa da un buco del diametro di circa 60 cm e svuotata in parte del terreno di riempimento accumulatosi nel corso del tempo e di numerosi frammenti di reperti". Alcuni dei reperti sono stati recuperati e consegnati in custodia giudiziale al responsabile della Soprintendenza. Il proprietario del terreno e' stato denunciato per aver realizzato opere illecite su beni culturali e danneggiamento al patrimonio storico artistico e culturale.

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