Sono stati i 15 colpi ricevuti alla testa con una spranga di ferro a causare la morte di Gabriella Baire, la badante etiope uccisa sabato scorso da una collega eritrea. A confermare la causa della morte, l'autopsia. La donna ha tentato di difendersi, fratturandosi anche un braccio. E intanto oggi il gip di Teramo Marina Tommolini ha convalidato l'arresto della 56enne eritrea, accusata di omicidio volontario premeditato. Non c'e' stato ancora l'interrogatorio di garanzia della donna che resta in carcere.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento