giovedì 21 ottobre 2010

CGIL: 5000 POSTI DI LAVORO IN MENO NEL 2010

5 mila posti di lavoro in meno nei primi 6 mesi del 2010. E' questa l'allarme lanciato dalla Cgil Abruzzo che ha anche chiesto l'avvio di una vertenza con il Governo e l'Europa. Contestando quanto afferma la Regione la Cgil sostiene che quella abruzzese "non e' una crisi congiunturale ma parte dal 2003 (e basta vedere i dati del Pil) e non e' vero - afferma Gianni Di Cesare - che ci sara' un riavvio".Tra i dati preoccupanti evidenziati dal sindacato compare quello della cassa integrazione: quella straordinaria e' passata dai 4 milioni del 2009 agli 11 milioni del 2010, mentre quella in deroga e' passata da 2 a 5 milioni e "rappresentano il presupposto per il licenziamento". Per quanto riguarda il Bilancio della Regione la Cgil fa notare che le entrate previste sono pari a due miliardi e 700 milioni di euro "ma non ci si potra' fare nulla e andranno a coprire solo alcune voci cioe' sanita' (2,4 miliardi), personale, interessi passivi,trasporti ed enti strumentali. Tutto il resto e' fuori ma cosi' la Regione Abruzzo non puo' fare nulla, e' destinata a scomparire". La richiesta della Cgil e' di aprire "una vertenza verso il governo nazionale e l'Europa per salvare questo territorio. In questa vertenza - dice Di Cesare - Chiodi deve svolgere un ruolo politico e non tecnico". Da parte sua la Cgil partecipera' ai confronti con le categorie, fara' assemblee nei posti di lavoro e punta a promuovere confronti con i partiti in consiglio regionale e la giunta "per avere una finanziaria e un bilancio che siano minimamente accettabili".

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