mercoledì 20 ottobre 2010

DUE PESANTI CONDANNE PER SPACCIO

Il Tribunale di Vasto ha condannato a nove anni di reclusione Lorenzo Cozzolino, 40 anni, campano trapiantato a Gissi e a otto anni Luca Giovenchi, 30 anni, residente a Chieti. I due imputati sono stati riconosciuti colpevoli in primo grado di concorso in detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Cozzolino, boss di Cercola stabilitosi nel chietino per sfuggire a una faida di camorra a Portici e Giovenchi, erano rimasti coinvolti nell'operazione antidroga denominata "Pipistrello", condotta a partire dal 2008 dai carabinieri del comando provinciale di Chieti e coordinata dal procuratore della repubblica di Vasto, Francesco Prete. Cozzolino era stato arrestato, Giovenchi denunciato assieme ad altre 26 persone, tra cui la moglie di Cozzolino, risultata estranea ai fatti contestati. In base alle intercettazioni ambientali e telefoniche, Cozzolino e Giovenchi avrebbero gestito un lucroso traffico di droga tra la Campania e il Chietino: al telefono parlavano di vendita di cd, televisori e persino pupazzi in arrivo da Napoli, quando invece, secondo gli inquirenti, si trattava di stupefacenti.

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