venerdì 19 novembre 2010

ACQUA: LA PROPOSTA DEL PD ABRUZZO

Affidare la gestione del servizio idrico integrato alle Province. E' questa la proposta che il Pd Abruzzo lancia in merito alla futura gestione dell'acqua, respingendo il progetto che la giunta regionale intende realizzare in questo settore con la creazione di un ente unico. Ad illustrare i contenuti della proposta del Partito democratico sono stati questa mattina il segretario regionale, Silvio Paolucci, e il consigliere regionale Camillo D'Alessandro i quali hanno ricordato che la normativa nazionale impone, entro il 31 dicembre, la cessazione delle funzioni degli Ambiti territoriali ottimali (Ato) e affida alle Regioni il compito di dar vita a una nuova normativa. "La nostra Regione - hanno spiegato - punta a creare un ente unico regionale che assorbe le funzioni degli Ambiti territoriali ottimali ma questo comporterebbe la nascita di un nuovo cda e un nuovo presidente il che genera un nuovo potentato, a livello regionale, sull'acqua. Per noi non ha senso - hanno aggiunto - perche' tutte le funzioni e competenze possono essere trasferite alle Province. In questo modo non serviranno cda e non si creeranno potentati". Seguendo questa strada le societa' di gestione potranno essere 4, di tipo pubblico-privato, e il passo successivo sarebbe l'assegnazione alle Province anche della gestione dei rifiuti". La seconda proposta firmata Pd e' l'istituzione di una Autorita' regionale di garanzia e vigilanza sulle attivita' di programmazione e gestione del servizio idrico integrato. Il Pd ha gia' formulato degli emendamenti alla proposta della Regione, che di fatto la modificano completamente, e lunedi' se ne parlera' durante la riunione di una sotto-commissione.

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