martedì 16 novembre 2010

CASO VENTURONI: LA DENUNCIA DI LEGNINI

Dopo il no del Tribunale del Riesame alla revoca degli obblighi di dimora di Lanfranco Venturoni, il senatore del Pd Giovanni Legnini torna oggi a denunciare a palazzo Madama l'"anomalia abruzzese". "Di fronte alla conferma dell'obbligo di dimora per Venturoni" sottolinea Legnini, "il ripristino delle regole e della dignita' delle istituzioni non e' piu' rinviabile: l'Abruzzo non puo' permettersi un assessore a distanza. E' un'offesa ai drammatici bisogni dei cittadini, alla situazione in cui operano i medici, gli infermieri, i sindaci abruzzesi, che vedono una sanita' pubblica sistematicamente smantellata. Il servizio sanitario peggiora di giorno in giorno sotto gli occhi di tutti, toccando un livello mai raggiunto prima. La sensazione diffusa fra gli operatori e i cittadini e' quella di un totale abbandono di ogni volonta' di rilancio del servizio. Per questa ragione diciamo che Venturoni non puo' restare un minuto di piu' sulla poltrona di assessore alla sanita'". "Il governo nazionale" aggiunge Legnini "deve dare una risposta alla necessita' di ripristinare il normale funzionamento degli organi collegiali della Regione, e la corretta gestione dell'Ente in una Regione che e' investita da emergenze drammatiche quali quelle post-sisma, finanziaria, economico-sociale e morale".

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