giovedì 25 novembre 2010

OMICIDIO ATELETA: ASCOLTATI I TESTIMONI

Appuntamento in aula oggi a L'Aquila, per i due indagati nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio di Giuseppe Petrilli, cameriere di Ateleta, trovato carbonizzato nella sua auto nel 2003. Si è svolta infatti in Corte d'Assise la seconda udienza istruttoria per l'omicidio dell'uomo con imputati Rita Guerra, moglie del defunto Petrilli e Antonio Di Bucci, amante della Guerra, entrambi accusati di omicidio premeditato, distruzione e occultamento di cadavere. I fatti risalgono al 7 dicembre del 2003, quando il corpo di Giuseppe Petrilli fu trovato carbonizzato nella sua Fiat Panda in una scarpata al chilometro 8 della strada provinciale 84, nei pressi di Pietransieri, tra Roccaraso, dove lavorava, e Ateleta, dove viveva. Inizialmente si penso' a un incidente dovuto al ghiaccio, ma alcune impronte sulla neve fresca e il corpo di Petrilli rinvenuto all'interno del bagagliaio dell'auto, oltre all'incendio della stessa, indussero gli investigatori a seguire la pista dell'omicidio. I primi riscontri arrivarono dall'autopsia effettuata sei mesi dopo il fatto, quando emerse che Petrilli poteva essere morto in seguito a un colpo alla testa. Il movente dell'omicidio fu attribuito alla relazione tra Antonio Di Bucci e Rita Guerra, moglie della vittima.
 
 

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