venerdì 31 dicembre 2010

AUMENTI AUTOSTRADALI, CONFCOMMERCIO: "E' UNA VERGOGNA"

Tempi duri per tutti gli automobilisti. Dal 1 gennaio scatteranno i rincari delle tariffe autostradali di oltre l'8%. "Un aumento vergognoso - secondo la Confcommercio di Pescara quello che investira' in pieno la tratta Pescara-L'Aquila-Roma, in un Abruzzo ancora scosso dalle drammatiche conseguenze del sisma del 2009, che ancora si manifestano profondamente sulla vita sociale ed economica della nostra regione. Anzi - osserva l'associazione - ci saremmo quasi aspettati non solo il blocco degli aumenti, ma addirittura una riduzione degli stessi, sia a fronte della grave situazione sopra evidenziata, sia in considerazione dei disservizi che giornalmente si incontrano proprio su A24 e A25, dove cantieri e manutenzioni sono presenti costantemente, con i relativi negativi riflessi sulla scorrevolezza del flusso veicolare. L'aumento appare ancora piu' inspiegabile se si pensa che da anni la Confcommercio si batte per la velocizzazione dei tempi di accesso alla Capitale una volta giunti al casello di Roma Est della A24, che come noto prevedono quasi due ore di intasamento sul raccordo per arrivare dalla barriera nella citta', quando e' sufficiente meno di un'ora e mezzo per percorrere l'intero tratto da Pescara a Roma. Nonostante cio', i tanto attesi lavori per la costruzione della viabilita' complanare al raccordo, iniziati solo nel corso del 2010, procedono con una lentezza che non lascia presagire la risoluzione della problematica se non prima di lunghi anni. Per non parlare della piu' volte invocata realizzazione di un'area di servizio nei pressi di Sulmona - Pratola Peligna, visto che dall'ingresso di Pescara fino ad Avezzano non ne esiste alcuna, lasciando gli utenti senza possibilita' di fare rifornimento o usufruire dei servizi per oltre cento chilometri! Ripetiamo - afferma la Confcommercio -: e' una vergogna! Ma a questo punto, visto che i precedenti sembrano essere caduti nel vuoto, non rivolgiamo piu' un semplice appello agli Enti interessati, ma diciamo: 'Sveglia Regione!', 'Sveglia Province!', 'Sveglia Comuni!'. E questo per esortare con forza i nostri rappresentanti istituzionali ad intervenire presso le sedi competenti per sollecitare il ritiro di un provvedimento veramente nefasto, che in un momento di grave difficolta' che investe il Paese in generale e l'Abruzzo in particolare, colpisce pesantemente e ulteriormente una regione gia' in profonda crisi per le recenti e non ancora riassorbite conseguenze del terremoto".

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