lunedì 27 dicembre 2010

BANCA CONDANNATA A RISARCIRE DITTA DI 180MILA EURO

Il Tribunale civile di Lanciano ha condannato un istituto di credito a pagare oltre 180.000 euro per il fallimento di un'impresa metalmeccanica della zona frentana, fallita per 40mila euro. L'importo sara' restituito alla Curatela Fallimentare dell'impresa, come disposto con sentenza dal giudice Francesca Del Villano Aceto. "E' la migliore sentenza che il tribunale di Lanciano abbia mai emesso a favore di un cliente di una banca - commenta in un comunicato il delegato dell'associazione di difesa dei consumatori 'SOS Utenti', avvocato Emanuele Argento - le ragioni che hanno determinato la condanna della banca sono importantissime: l'applicazione di interessi superiori a quelli legali non validamente pattuiti; l'applicazione di commissioni di massimo scoperto non pattuite; l'applicazione di spese e valute non pattuite e la pratica di interessi usurai in violazione della legge antiusura 108/1996". Per il riscontro dell'applicazione di interessi usurai il giudice Del Villano Aceto si e' avvalso della consulenza del perito Maurizio Pocetti e ha trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica per gli accertamenti del caso in ambito penale. "Se la Banca avesse riconosciuto la restituzione degli interessi usurai e del maltolto - sottolinea il presidente della 'SOS Utenti', Gennaro Baccile - la ditta non sarebbe fallita".

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