Come da richiesta della Direzione distrettuale antimafia dell'Aquila sono arrivati nel capoluogo abruzzese i primi documenti dalla procura di Reggio Calabria nell'ambito dell'inchiesta sulla 'ndrangheta che ha portato a sgominare la cosca Borghetto-Caridi-Zindato con l'arresto di 34 persone e che ha fatto emergere collegamenti aquilani. Il materiale era stato chiesto per far luce su eventuali "appetiti" della cosca sulla ricostruzione post sisma. Tra il materiale ricevuto anche le intercettazioni telefoniche in cui Stefano Biasini imprenditore edile di 33 anni dell'Aquila viene descritto come "gancio" per il commercialista Carmelo Gattuso, prestanome dell'esponente del cartello mafioso Santo Giovanni Caridi, entrambi arrestati. Dopo il sequestro della Tesi costruzioni disposto dalla procura di Reggio Calabria, adesso sotto osservazione sarebbero la Br Costruzioni e la Lypas costruzioni. E intanto la Dda dell'Aquila ha avviato una serie di accertamenti sugli amministratori di condominio e le ditte incaricate di effettuare i lavori di ristrutturazione degli edifici danneggiati dal sisma del 6 aprile del 2009. Dal procuratore distrettuale aquilano Alfredo Rossini solo un laconico commento: "l'attivita' di indagine va avanti spedita su ogni filone ed in ogni direzione".
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento