giovedì 23 dicembre 2010

DECRETO MILLEPROROGHE: UN BRUTTO REGALO PER GLI AQUILANI

Ha scatenato un vero e proprio putiferio la notizia che nel decreto Milleproroghe, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, non c'è traccia della sospensione del pagamento delle tasse per gli aquilani. Se tutto dovesse rimanere com'è, i terremotati dovranno cominciare a pagare di nuovo le imposte a partire dal 1° gennaio 2011. Il presidente Berlusconi, che in mattinata ha incontrato a Palazzo Chigi il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, e il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente ha sottolineato: "Spero di poter arrivare a spostare dall'1 gennaio all'1 luglio il termine di inizio del pagamento". "La giornata e' ancora lunga - ha dichiarato il commisario delegato per la ricostruzione Chiodi - e contiamo di avere qualche risposta in piu' nel corso delle prossime ore". Un coro di proteste bipartisan, a favore degli aquilani, si è levato dal mondo politico e da quello delle associazioni di categoria. E intanto la conferenza dei Capigruppo del Consiglio comunale dell'Aquila ha deciso di proclamare la mobilitazione cittadina contro "le promesse da marinaio che abbiamo ricevuto e che ieri, in Consiglio dei ministri, sono state sconfessate".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bisogna essere precisi quando si scrive un articolo. Gli aquilani hanno ricominciato a pagare le tasse già da luglio 2010. La proroga riguarderebbe il periodo di sospensione che va da luglio 2009 a giugno 2010 (parliamo di Irpef). Quindi si sospenderebbe fino a luglio 2010 l'obbligo di restituire quanto dovuto dopo il sisma e fino a giugno 2009.
Ricordiamo che per l'Irpef la sospensione era su base volontaria e non automatica per cui chi ha fatto domanda per usufruire della sospensione del versamento ha potuto beneficiarne solo da luglio 2009 e non da Aprile 2009 come molti erronemente sostengono, visto che la prima ordinanza del presidente del consiglio è di giugno 2009.
Ultima considerazione riguarda la mancata previsione di un regime stabilito da una legge ordinaria che preveda una restituzione parziale come è accaduto nel sisma umbro del 1997. Allo stato attuale ciò che si è verificato finora è prevedere di volta in volta, all'ultimo minuto, una proroga della sospensione dell'obbligo di restituire il 100% con ordinanze presidenziali e decreti, senza considerare le continue proteste costellate anche da manganellate, che si è costretti a organizzare quasi a pietire l'elemosina ogni volta.

Anonimo ha detto...

Scusate, volevo dire "Quindi si sospenderebbe fino a luglio 2011 l'bbligo di restituire quanto dovuto dopo il sisma e fino a giugno 2010" ovviamente.