Nulla di fatto. Il rimpasto della giunta regionale "non s'ha da fare". Almeno per ora. La voragine della sanità ha attirato a sè tutte le attenzioni del governatore Gianni Chiodi. Ma non solo. Le divisioni interne al Pdl non facilitano il compito del Presidente Chiodi che non ha ancora indicato i nuovi nomi per i due assessorati mancanti. A questo punto, è molto probabile che il rimpasto regionale avenga dopo il voto di fiducia al governo nazionale fissato per il 14 dicembre, quando il quadro politico sarà più chiaro, tanto più che le lamentele arrivano da ogni parte. A Pescara, viene contestata la nomina del consigliere del Pdl Nicolettà Verì, che dovrebbe sostituire l'assessore tecnico Federica Carpineta. A Chieti le fazioni contrapposte sono due: da una parte i sostenitori di Luigi De Fanis, finora favorito, e dall'altra Nicola Argirò. A L'Aquila, la nomina sembra propendere per il capogruppo del Pdl, Gianfranco Giuliante, senza creare troppi malcontenti, visto che il Luca Ricciuti potrebbe essere consolato con una candidatura alla Camera in caso di elezioni anticipate.
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