venerdì 28 gennaio 2011

CROLLO CONVITTO: UDIENZA RINVIATA AD APRILE

E' stato rinviato al 29 aprile per un difetto di notifica, il processo riguardante il Convitto nazionale dell'Aquila, dove morirono 3 studenti, in cui sono imputati il preside dell'istituto, Livio Bearzi, e il dirigente provinciale Vincenzo Mazzotta. Le imputazioni sono omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni gravi. Il preside e il dirigente della Provincia sono accusati di condotte omissive. Il preside non avrebbe mai sottoposto la vecchia struttura ai restauri e non sarebbe mai stato redatto un piano per la sicurezza. Tra le accuse al preside tra le altre anche quella di non aver deciso l'evacuazione dell'edificio dopo le due scosse che precedettero la catastrofe. "Pensavamo di vedere un po' di giustizia - ha detto la mamma di Luigi Cellini, una delle vittime - quei ragazzi non hanno avuto il tempo di difendersi. Ai maggiorenni - ha proseguito la donna - e' stato permesso di uscire, ai minorenni come mio figlio no, sarebbe bastata una semplice telefonata. Quella notte a mezzanotte e mezza era stata ufficializzata l'ordinanza del primo cittadino che ordinava la chiusura delle scuole per i giorni seguenti, allora mi domando come mai non e' stato fatto nulla nell'immediatezza. Ho avuto la possibilita' di vedere la stanza in cui dormiva mio figlio - ha concluso la donna - non ho parole, era la piu' massacrata".

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