Si svolgerà domani, presso il  Tribunale di Pescara, la prima udienza del processo  sul "Fangodotto", nel  quale furono già rinviati a giudizio oltre che al Sindaco di Pianella ex  Parlamentare ex presidente dell'ATO Giorgio D'Ambrosio, il legale rappresentante  del gruppo imprenditoriale Di Vincenzo ed altri tra funzionari pubblici e  imprenditori. Il progetto del fangodotto, che risale al 1989,  aveva  l'obiettivo di realizzare una condotta che avrebbe dovuto trasportare i fanghi  reflui da trasformare in concime, presso l'impianto di depurazione di Pescara,  partendo da quello di depurazione di Montesilvano. La condotta non fu mai  realizzata e la Provincia di Pescara che era stazione appaltante e committente  in quanto titolare del finanziamento FIO di circa 30 miliardi di vecchie lire  non restituì il finanziamento, proseguì nella realizzazione dell'opera, come  spiega Domenico Pettinari, segretario provinciale dell'associazione Codici,  parte civile nel processo -  "realizzando una struttura inutilizzata ed  obsoleta che non avendo mai potuto consentire di collaudare l'impianto "a caldo"  hanno ingenerato a loro volta un ulteriore sperpero di danaro pubblico poiché il  Comune di Pescara ha dovuto dare in gestione l'impianto di depurazione  all'impresa Di Vincenzo per un ammontare di circa 1.200.000 euro  l'anno.
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