venerdì 21 gennaio 2011

RIFIUTOPOLI: GUAI PER CORDOMA E SOSPIRI

Ci sarebbe una svolta nell'ambito dell'inchiesta rifiutopoli, lo scandalo sul termovalorizzatore di Teramo che portò all'arresto dell'ex assessore regionale Lanfranco Venturoni e l'imprenditore Rodolfo Di Zio. Secondo quanto si legge questa mattina sul quotidiano "Il Messaggero", infatti, nel secondo troncone dello scandalo rifiuti, che riguarda il Comune di Montesilvano e la società Ecoemme, il Sindaco di Montesilvano Pasquale Cordoma sarebbe accusato di corruzione insieme a Lorenzo Sospiri, consigliere provinciale e capogruppo del Pdl in comune a Pescara. Secondo il procuratore Nicola Trifuoggi e i sostituti Anna Rita Mantini e Gennaro Varone, gli indagati avrebbero favorito la famiglia Di Zio, attraverso la Ecoemme, in modo da fargli ottenere vantaggi economici per 7 milioni di euro. Sempre secondo il quotidiano abruzzese, nel registro degli indagati sarebbero entrati nuovi nomi: il presidente della società pubblica “Ambiente spa” (costituita da quote dei 32 Comuni dell’area pescarese), Massimo Sfamurri, e il sindaco di Farindola, Antonio De Vico (Udc), in qualità di presidente della comunità montana Vestina. Tutti sarebbero accusati di corruzione, mentre per Ferdinando Di Zio ci sarebbe anche l'accusa di truffa.

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