mercoledì 26 gennaio 2011

SEVEL, FIOM: "NO AL MODELLO MIRAFIORI"

"I lavoratori metalmeccanici si stanno stringendo, unendo, perche' nessuno vuole che il modello Mirafiori si estenda agli altri stabilimenti e perche' la Fiat riapra la trattativa". E' quanto ha dichiarato questa mattina il segretario nazionale Fiom del settore auto, Giorgio Airaudo, davanti ai cancelli dello stabilimento Sevel di Atessa per una conferenza stampa al termine della due giorni di assemblee con gli operai in vista dello sciopero generale di venerdi', indetto per protestare contro l'accordo "Mirafiori" e alla quale parteciperanno anche due rappresentanti del sindacato francese. "Nessuno - ha aggiunto - vuole che il contagio del modello Mirafiori si estenda, ne' agli altri stabilmenti Fiat, ne' alle altre fabbriche metalmeccaniche. Tutti vogliono che Fiat riapra la trattativa, la riapra con il Paese e con i lavoratori: non possono essere i lavoratori, che hanno gia' pagato la crisi, a pagare anche la ripresa, lavorando peggio e riducendo gli spazi di liberta': e' inaccettabile. Mi sembra che questo i metalmeccanici l'abbiano capito e hanno capito anche che non sono stati lasciati soli - dice il segretario nazionale Fiom - c'e' una grave responsabilita' delle classe dirigente di questo Paese: governo e opposizione dovevano e potevano far di piu', arruolarsi con il piu' forte e lasciar soli i piu' deboli non funziona. I piu' deboli si uniscono e venerdi' vedremo un grande sciopero e una grande manifestazione". Alla manifestazione gli organizzatori attendono circa 3.000 persone, che si ritroveranno in piazza Plebiscito a partire dalle 11. In tanti arriveranno a Lanciano dalle varie citta' d'Abruzzo con 30 pullman, presenti gli autonomi della Failms Cisal, i Cobas, gli studenti delle scuole superiori di Lanciano e delegazioni studentesche di Pescara e Chieti; le associazioni 'Nuovo Senso Civico', 'Uniti contro la crisi' e 'Per l'acqua pubblica'.

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