martedì 8 febbraio 2011

LA ASL NEGA LE CURE ALL'ESTERO. IL TAR ANNULLA

Il Tar Abruzzo ha annullato il provvedimento con il quale la Asl di Chieti negava l'autorizzazione al trattamento sanitario all'estero di un ragazzo affetto da paralisi cerebrale spastica insorta dopo il parto. I genitori lo hanno portato presso una clinica altamente specializzata degli Stati Uniti, dove il ragazzo, seguito da un'equipe interdisciplinare, ha velocemente recuperato alcune funzionalita' motorie, a differenza delle cure che aveva seguito a Chieti e Reggio Emilia e che non avevano prodotto risultati simili. Proprio sulla base dei risultati ottenuti grazie alle cure americane il Tar ha deciso per l'annullamento del provvedimento della Asl, basato su un diniego di autorizzazione motivato dal fatto che "il trattamento negli Usa risulta sovrapponibile a quanto effettuato presso il Centro di Riabilitazione San.Stefar di Chieti e presso l'Ospedale S.M. Nuova di Reggio Emilia e che quindi le metodiche citate risultano essere erogabili anche a livello nazionale" e' stato annullato. Il giudice amministrativo ha sostanzialmente ribadito i principi affermati dal Supremo Consesso e dalla Corte di Giustizia in tema di ricorso alle cure estere, in quanto "Nel caso di specie, non puo' sottacersi che, come risulta dalla documentazione medica esibita in atti, il miglioramento e' stato effettivo e globale". La Asl e' stata anche condannata al pagamento delle spese processuali e alla rifusione del contributo unificato.

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