La biblioteca provinciale di Pescara verra' trasferita nell'ala est dell'ex Tribunale, in piazza Alessandrini. E' quanto stabilito da un protocollo di indirizzo generale per la concessione in comodato d'uso gratuito di beni immobili finalizzati a soddisfare specifiche esigenze di interesse istituzionale reciproco, siglato questa mattina dal Comune di Pescara e dalla Provincia. In base all'accordo, in cambio dell'edificio che ospiterà la biblioteca, il Comune riceverà dalla Provincia la sede dell'ex Napolplast in via Breviglieri da adibire ad officina e falegnameria. "I locali della biblioteca - spiega il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa - destinati al pubblico e al deposito libri sono, da anni, insufficienti a garantire i necessari standard funzionali sia in termini di dimensioni che, soprattutto, di sicurezza. Grazie all'accordo con il Comune l'amministrazione provinciale risolve un problema decennale e che la precedente giunta di centrosinistra ha evidentemente sottovalutato, soprattutto per cio' che concerne la questione della sicurezza del deposito. Da oggi - prosegue Testa - comincia il percorso tecnico che ci portera' a realizzare interventi di messa a norma degli impianti dell'ala est dell'ex Tribunale per una spesa di circa 700mila euro. A giugno 2012 e' previsto il trasloco della biblioteca da piazza Italia a piazza Alessandrini che diventera', grazie anche al Mediamuseum, il vero polo culturale della citta'". "Il protocollo - dichiara il sindaco, Luigi Albore Mascia - va a salvaguardare un polo culturale fondamentale come la biblioteca. Oggi abbiamo scritto una bella pagina di politica nell'interesse della collettivita'. Il dialogo con la Provincia e' e resta costante". Il vice presidente e assessore alla Biblioteca, Fabrizio Rapposelli, aggiunge che "le polemiche sono venute fuori solo quest'anno, eppure in passato non c'e' stata nessuna levata di scudi sulla situazione precaria della biblioteca. Noi ci siamo mossi in anticipo con sopralluoghi effettuati gia' nel 2009. Siamo abituati a lavorare in silenzio e senza troppo proclami".
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