sabato 26 marzo 2011

ATO UNICO E' LEGGE, MA NON PIACE AL PD

Il Consiglio regionale ha approvato la legge di riforma del Servizio Idrico Integrato in Abruzzo con l'istituzione di un Ato unico presieduto dall'Assessore regionale al ramo e con un consiglio composto dai 4 Presidenti delle Province. Sono costituite, poi, 4 assemblee provinciali dei sindaci, presieduta ognuna dal Presidente della Provincia, che avranno il compito di programmazione e affidamento del servizio. All'Ersi, Ente regionale servizio idrico, competera' la omologazione delle decisioni assunte dalle assemblee provinciali e il controllo sulle societa' di gestione. Oltre alla riduzione dei costi e all'ottimizzazione del servizio e dei controlli, essenziali per garantire l'economicita', uno degli effetti della riforma sara' l'avvio di una tariffa unica in tutta la regione dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione. A votare contro la nuova riforma del servizio idrico integrato, il Partito democratico che avrebbe preferito un'attribuzione di poteri ai Consigli provinciali anziche' ai presidenti delle Province, ma con gli emendamenti proposti proprio dal Pd e approvati in aula ritiene di aver raggiunto dei risultati soddisfacenti. "La Regione - ha spiegato Ruffini - ha ignorato la nostra proposta di legge, simile a quella della Lombardia, per cui abbiamo cercato di migliorare il testo portato avanti dalla giunta Chiodi. Abbiamo presentato 24 emandamenti e 20 sono stati accolti".

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