venerdì 22 aprile 2011

CARMELA MELANIA REA UCCISA DA 30 COLTELLATE

Si sta concentrando su una sim segreta, rinvenuta sul corpo della donna, il lavoro degli investigatori impegnati nel delitto di Carmela Rea, detta Melania. Dopo l'autopsia, conclusasi ieri intorno alle 20, che ha stabilito che la donna è stata uccisa da 30 coltellate, molto probabilmente nella giornata di martedì, si attendono ora gli esiti degli esami sul liquido presente nelle siringa che Melania aveva conficcata sul corpo. La donna potrebbe infatti essere stata narcotizzata prima di essere uccisa. Si profila l'ipotesi di un omicidio passionale. L'anatomopatologo Tagliabracci ha riscontrato sul corpo della donna piu' di 30 coltellate inferte con violenza, tra il collo e il tronco inferiore, una delle quali ha anche perforato il cuore. Non ci sono segni di strangolamento o violenza sessuale e la siringa trovata conficcata sul corpo della vittima non e' stata determinante ai fini del decesso. Una cosa è certa però, chi ha ucciso lo ha fatto colto da un impeto di ira ed odio. E' quanto affermano gli inquirenti ma in particolare l'anatomopatologo Tagliabracci che ha analizzato quella specie di X sulla coscia. Una "firma" da codificare come e' da codificare la siringa. Sul luogo del ritrovamento del cadavere non ci sono tracce biologiche il che dimostra che la donna di 29 anni e' stata assassinata altrove, probabilmente a Colle San Marco che dal luogo del ritrovamento del cadavere dista poco piu' di 10 chilometri. I carabinieri di Teramo ed Ascoli hanno perlustrato anche l'area dove la donna insieme al marito aveva trascorso gli ultimi attimi prima di scomparire. La procura di Ascoli procede per omicidio ma al momento non ci sono indagati così come manca il movente di questo atroce delitto. Intanto sarebbe stato rintracciato l'uomo che, con una telefonata al 113, lo scorso mercoledi ha segnalato il luogo esatto in cui si trovava il corpo della giovane mamma. La chiamata è stata effettuata tra le 14.30 e le 15.00 da una cabina telefonica del centro di Teramo. L'uomo avrebbe dichiarato di trovarsi sul luogo perchè stava raccogliendo dei funghi. Secondo le prime ricostruzioni, avrebbe impiegato circa 30 minuti per percorrere il tratto di strada lungo una ventina di chilometri, dopo aver fatto la macabra scoperta e prima di lanciare l'allarme. Al poliziotto che ha risposto dall'altra parte del telefono avrebbe semplicemente detto “c'è il corpo di una donna”, aggiungendo poi i dati specifici sul luogo. Detto questo, ha riattaccato.

Nessun commento: