lunedì 18 aprile 2011

DRAGAGGIO: PROTESTA AL CONSIGLIO COMUNALE

Seduta del consiglio comunale movimentata questa mattina a Pescara. I consiglieri di centrosinistra hanno occupato la sala consiliare, e in particolare lo scranno della presidenza del consiglio, prima che cominciassero i lavori per l'esame del piano triennale delle opere pubbliche. Motivo della protesta: il mancato dragaggio del porto canale. "Chiediamo risposte - dice Enzo Del Vecchio - alla morte del porto di Pescara, che rappresenta un fallimento della politica non tollerabile. Non puo' essere consentito che mentre gli operatori muoiono qualche rappresentante della politica dica, oggi, di volersi incatenare". Il riferimento e' al sindaco Luigi Albore Mascia, che ha annunciato di volersi unire alla marineria, disperata per l'insabbiamento del porto. "Ci dicessero cosa hanno fatto in due anni e cosa hanno concordato -aggiunge Del Vecchio. Sono state buttate a mare ingenti risorse economiche senza che si sia prodotto un grammo di beneficio per gli operartori. Se non si hanno idee e progetti ce lo dicano". I consiglieri di opposizione hanno chiesto un incontro al presidente della Regione, Gianni Chiodi, per discutere del dragaggio. I lavori del consiglio sono stati sospesi. "Comprendo il desiderio del sindaco di Pescara di trovare una soluzione adeguata per il porto del capoluogo adriatico. Ma la foga non giustifica l'attacco alla Regione Abruzzo ed al suo Presidente che stanno facendo di tutto". Replica cosi' il Governatore Gianni Chiodi alle accuse lanciategli dal Sindaco di Pescara, Luigi Mascia. Il Presidente ricorda di aver stanziato delle risorse importanti (3,5 milioni di euro), sebbene non risolutive, e di aver sollecitato un incontro con i ministeri delle Infrastrutture e dell'Economia, nonche' col Dipartimento della Protezione civile, per discutere dei problemi del porto. "La Regione - fa notare - Chiodi - ha destinato alle operazioni di dragaggio una somma notevole, pur non avendone l'obbligo, proprio perche' crede nel valore strategico di questa infrastruttura, anche a livello nazionale". "Non e' pero' agitando le acque e polemizzando con tutti che si ottengono risposte - dice il Presidente - C'e' bisogno di portare avanti un discorso corale e avendo come interlocutori i Ministri. Per questo, la Regione si e' mossa gia' da tempo. Ed e' per questo che continuera' a farlo nei tavoli romani. Ma l'Ente non puo' essere colpevolizzato anche quando sta facendo piu' di quanto gli compete".

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