giovedì 28 aprile 2011

OMICIDIO REA: SANGUE NELL'AUTO DEL MARITO

Il cerchio attorno al responsabile dell'omicidio di Melania Carmela Rea si sta stringendo attorno a tre persone. Si tratta del marito della vittima, Salvatore Parolisi, 30 anni, caporal maggiore e istruttore delle donne soldato alla caserma di Ascoli, e due suoi amici, una guardia carceraria e un operaio, vicini di casa di Melania a Folignano. Nessuno di loro è indagato, ma le loro versioni appaiono contraddittorie. Intanto piccole tracce di sangie sono state trovate nell'auto di Parolisi, nel sedile davanti del passeggero, e saranno oggi stesso analizzate dagli esperti del ris di Roma. Sotto la lente anche il cellulare della donna, la siringa e il laccio emostatico, oltre ai pantaloncini corti e alla maglia che il marito indossava quel giorno. Da chiarire anche una dichiarazione fatta dall'uomo agli inquirenti circa un momento di intimità auto con la moglie proprio nel bosco di Ripe di Civitella, qualche giorno prima dell'omicidio. Frase che secondo gli inquirenti potrebbe essere un tentativo di Parolisi di trovare una giustificazione ad eventuali tracce biologiche dell'uomo che dovessero emergere dai sopralluoghi dei ris sul luogo del delitto. Quanto agli altri due sospettati, nel caso della guardia carceraria l'alibi appare fragile e il suo comportamento durante le ricerche ha suscitato sospetti. Anche l'altro vicino di casa, operaio, non è stato in grado di fornire convincenti spiegazioni sui suoi movimenti nelle ore in cui è scomparsa Melania. L'uomo è rientrato nell'elenco dei sospettati perchè nel corso della festa di carnevale era stato visto accarezzare le gambe della donna.

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