Ha picchiato la sua convivente con una tale violenza da renderle necessaria l'asportazione della milza. Per questo un 41enne teatino è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Chieti con le accuse di lesioni personali gravissime, aggravate dall'asportazione di un organo, maltrattamenti in famiglia, minacce aggravate e porto abusivo di coltello. L'uomo, non nuovo alle forze dell'ordine a causa dei suoi precedenti per tentato omicidio e per aver esploso alcuni colpi di fucile contro la porta dell'abitazione di una ex convivente, ha picchiato la donna e si è deciso ad accompagnarla in ospedale solo dopo 4 giorni quando ormai la milza della convivente era già compromessa ed ha costretto i sanitari all'asportazione. In un primo momento, per paura, la donna ha raccontato di essere caduta accidentalmente dalle scale infine la confessione dell'aggressione e di tutti i precedenti maltrattamenti mai denunciati. Le indagini sono state complicate dalla presenza nelle corsie d'ospedale dello stesso 41enne che ha continuato a minacciare la donna durante il ricovero portandole via il telefonino per impedirle di comunicare con la polizia. Si e' cosi' deciso di mimetizzare alcuni poliziotti fra pazienti ed infermieri. L'uomo, nel cui borsello la polizia ha trovato un coltello a serramanico con un lama di 11 centimetri, e' stato rinchiuso nella casa circondariale di Chieti.
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