lunedì 4 aprile 2011

TERREMOTO: CHIODI E LETTA SULLA RICOSTRUZIONE

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina nella sala della stampa estera, il presidente della Regione Abruzzo e commissario di governo per la ricostruzione, Gianni Chiodi e il Sottosegretario di Stato, Gianni Letta, sono tornati a parlare di terremoto, anche in vista dell'anniversario dell'immane tragedia che due anni fa sconvolse l'Abruzzo. "Non siamo in ritardo: se riusciremo a fare partire i cantieri entro il 2011, saremo in anticipo rispetto ad altre ricostruzioni post-sisma". Questo il commento di Chiodi alle accuse su presunti ritardi nelle fasi della ricostruzione. Il governatore ha poi aggiunto che "i soldi ci sono e sono l'ultimo dei problemi". Quello che manca sono i piani di ricostruzione che i sindaci dei comuni colpiti devono presentare per poter finalmente accedere ai fondi. "L'Aquila ha circa 700 abitanti in meno" rispetto a prima del terremoto, afferma Chiodi, "la popolazione non e' diminuita come si paventava, ma ci sono all'incirca gli stessi abitanti del 6 aprile 2009. C'erano 17mila studenti, quanti sono oggi nelle scuole. All'universita' c'erano 20mila iscritti, quanti oggi. Dal governo sono stati investiti 14 miliardi di euro. Per la seconda fase sono gli enti locali a dover fare la loro parte. I sindaci predispongono, d'intesa con il presidente della regione, i piani di ricostruzione del centro storico che, ad oggi, non sono stati ancora presentati". Il sottosegretario Giuanni Letta ha ribadito che "L'Aquila non e' morta". Quanto alle polemiche Letta ha spiegato "Tutte queste cose mi piacerebbe che venissero verificate. Non e' mai stato vero e non e' vero che non ci sono i soldi. Sono li' pronti a essere utilizzati. Spero che un'opera di chiarezza e di verita' si possa fare ritrovare all'Aquila lo spirito delle prime settimane, dei primi mesi dopo il terremoto".

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